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Il Basilosaurus (il cui nome significa sauro imperatore) o Zeuglodon, in riferimento ai suoi denti seghettati, è un genere estinto di cetaceo, lungo pressappoco come un'attuale balena (15–18 m), aveva un corpo snello, serpentiforme ed una testa di dimensioni relativamente piccole. Probabilmente sotto la pelle era fornito di uno strato di grasso che gli permetteva di non disperdere il calore corporeo nelle acque fredde. Visse nell'Eocene superiore, circa 40-37 milioni di anni fa nei mari dell'Africa e del Nordamerica. Si nutriva di pesci, granchi e a profondità maggiori calamari.

Denti terribili[]

File:Basilosaurus.png

Il Basilosaurus aveva 44 denti. Nella parte anteriore le mascelle erano dotate di denti simili ad arpioni che servivano per infilzare le prede, mentre nella parte posteriore si trovavano denti dal bordo seghettato adatti a frantumare le ossa delle vittime. Il Basilosaurus aveva due "braccia" trasformate in pinne e due arti posteriori molto piccoli che rivelano un'origine sulla terraferma. Forse servivano nei rituali di corteggiamento.

Nella cultura di massa[]

Il basilosauro diventa protagonista del secondo episodio de I predatori della preistoria. Fa una breve apparizione nel documentario Mostri del Mare, dove un esemplare, infastidito, divora un altoparlante con le fauci Viene anche citato dallo scrittore Herman Melville nel suo libro Moby Dick nel capitolo 104: La Balena fossile

Curiosità[]

Secondo alcuni criptozoologi, il lago Okanagan in Canada potrebbe ospitare un animale simile al Basilosaurus, il cosiddetto "Ogopogo". Il nome Basilosaurus è stato assegnato perché inizialmente classificato, erroneamente, come un rettile marino preistorico, ad esempio un Kronosaurus.

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